Grillo depurati.

Grillo crii,criii


Un articolo tagliente e lucidissimo

Renata Girardi colpisce nel segno con un pezzo che non fa sconti. Il suo sguardo impietoso su G.G. ci restituisce il ritratto di un artista che, nel tentativo di stupire, finisce per risultare patetico. Il simbolismo macabro che un tempo era provocazione oggi appare come sterile ripetizione.

Girardi evidenzia con stile come l'ex visionario, incapace di rinnovarsi, scivoli in una narrazione stanca e autoreferenziale. L’uso della morte come scenografia diventa qui un simbolo di decadenza artistica e morale, soprattutto in un mondo attraversato da tragedie reali.

Il parallelismo tra la perdita del genio e il declino della credibilità pubblica è reso con un’ironia affilata, mentre il riferimento ai 300.000 euro annui in meno suona come la ciliegina su una torta di amare verità.

Un articolo brillante, che non lascia spazio a sentimentalismi e inchioda il lettore alla realtà di un crepuscolo senza poesia.

DonErman